L’ematologia rappresenta oggi uno dei settori medici dove l’innovazione scientifica ha fatto passi da gigante. In pochi anni si sono sviluppate terapie che sembravano fantascienza, capaci di cambiare radicalmente la vita di pazienti e famiglie. Tra queste, le terapie CAR-T sono una rivoluzione nella lotta ai tumori del sangue: non sono farmaci tradizionali, ma veri e propri “farmaci viventi”.

In Italia, questa rivoluzione è iniziata nel 2019, con pochi centri autorizzati. Oggi sono oltre 40 i centri attivi, destinati a superare i 50 entro il 2026, con circa 1.500 pazienti trattati e un incremento del 14% nell’ultimo anno. L’EMA e l’AIFA hanno ampliato indicazioni e rimborsi, rendendo queste terapie sempre più accessibili.

Autosufficienza nel sistema sangue e plasma derivati

L’innovazione non riguarda solo i tumori, ma anche il sistema sangue, con l’obiettivo di garantire medicinali plasma derivati essenziali come albumina e immunoglobuline. La pandemia ha evidenziato i rischi della dipendenza dall’estero per questi prodotti salvavita.

Oggi, l’Italia ha imboccato con decisione la strada verso l’autosufficienza: nel 2024 la raccolta di plasma per frazionamento è cresciuta del 5% rispetto al periodo pre-COVID, superando del 4% gli obiettivi del Programma Nazionale di Autosufficienza. Questo risultato è merito di donatori, associazioni, volontari e operatori sanitari che, grazie a campagne di comunicazione efficaci, hanno rafforzato la rete sinergica tra istituzioni e territorio.

La politica a sostegno della salute

La riforma dell’AIFA è una delle sfide più importanti affrontate dal Governo. Dal 2024, la nuova Commissione scientifica ed economica unica ha semplificato le procedure, riducendo del 40-60% i tempi di accesso ai farmaci innovativi, e smaltito oltre 150 pratiche pendenti. Le rinegoziazioni dei prezzi sono cresciute dell’85%, a vantaggio della sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Ciò significa più rapidità nell’accesso a terapie salvavita come le CAR-T e un sistema sanitario più efficiente.

Un altro traguardo importante è l’approvazione del Testo Unico sulla legislazione farmaceutica, che riorganizza in modo organico il settore, affrontando normativa, spesa, etichettatura e ruolo delle farmacie territoriali. Questo provvedimento mira a superare una normativa complessa e spesso contraddittoria, composta da oltre 700 norme in 100 provvedimenti diversi, che penalizzava l’equità e creava disparità territoriali in un settore che è fondamentale per l’Italia, prima in Europa per produzione farmaceutica e quarta nel mondo.

Una visione per il futuro

Molto resta ancora da fare: rafforzare l’accesso anticipato ai farmaci, intensificare le campagne di donazione di sangue e plasma e investire in una filiera nazionale ed europea dei plasma derivati, per garantire la sovranità sanitaria del Paese.

L’ematologia dimostra come l’Italia sappia unire innovazione, solidarietà e buona governance. Abbiamo l’opportunità di costruire un sistema sanitario equo, rapido e sostenibile. È compito della politica creare le condizioni affinché scienza, medici e cittadini possano fare la differenza. La vera forza di un Paese si misura anche nella capacità di salvare vite, e l’Italia sta dimostrando di esserci.

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