In Germania arriva subito una quantità di vaccini dieci volte superiore alla nostra e i tedeschi ne hanno ordinato 30 milioni in più mentre il nostro Governo pensava a disegnare primule sui padiglioni per i vaccini. Ho presentato un’interpellanza sulla questione al ministro della Salute per chiedere subito chiarezza sulla questione. In questi giorni abbiamo assistito al ridicolo balbettio del Governo e del commissario Arcuri, che va da un invito a non sollevare polemiche, al tentativo di minimizzare l’episodio fino alle dichiarazioni del presidente odierne del presidente Conte. E’ vero che il primo comma dell’articolo 7 dell’accordo siglato a livello europeo prevedeva il divieto di negoziazione di ulteriori acquisti da parte dei singoli Stati, ma il secondo comma dello stesso articolo apriva a questa possibilità a determinate condizioni. Insomma, è stato più furbo il Governo tedesco o più fesso il Governo italiano? Vogliamo chiarezza perché avere i vaccini per primi significa limitare la diffusione del virus prima e con essa anche i morti e i contagiati. Procedere più celermente nella campagna vaccinale significa anche avvicinare la ripresa della nostra economia. Per questo i tempi non sono irrilevanti e chi ha la responsabilità di guidare il Paese non può concedersi il lusso di essere meno sveglio dei partner europei.

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