“Occorre un intervento politico per negoziare con la UE una nuova continuità per le isole: Bruxelles ci deve dire se chi vive, lavora, studia, fa impresa in un territorio insulare sia uguale agli altri concittadini europei e, in quanto tale, portatore di diritti non comprimibili”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna. “Tutti questi aspetti sono già sanciti nelle norme comunitarie vigenti, come il regolamento 1008 del 2008, e nei principi fondanti dell’Unione Europea. Proprio quelle disposizioni fanno chiaro riferimento allo sviluppo economico e sociale dei territori interessati, alla indisponibilità di altre modalità di trasporto per raggiungere le destinazioni e fare ritorno idonee a soddisfare il concreto fabbisogno di trasporto. Che un’isola non sia collegabile alla Penisola mediante servizi ferroviari è un fatto oggettivo che certamente non richiede dimostrazioni empiriche. La possibilità di varare una modello con la tariffa unica, con tariffe agevolate anche per i non residenti, con un tetto ai prezzi e con un automatismo che incrementi la frequenza o la capienza dei voli all’aumentare della domanda è dimostrata dal semplice fatto che l’abbiamo già fatto nel 2013. Quello è il punto di cui ripartire , mettendolo al riparo con nuovi impegni politici dalle interpretazioni successive che tradiscono lo spirito delle disposizioni UE. Per questo – prosegue Cappellacci- già all’inizio della Legislatura ho presentato un’interpellanza al Ministro della Mobilità affinché le legittime richieste della Sardegna siano sostenute sul piano europeo: la continuità territoriale – ha concluso Cappellacci- è questione europea e nazionale”.

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