In un momento cruciale per la sanità italiana, il ruolo delle professioni sanitarie e del benessere assume un valore strategico sempre più evidente. È con questo spirito che ho partecipato con grande interesse ad un incontro promosso da Confcommercio Professioni, una realtà che dà voce a un mondo professionale in costante evoluzione, fatto di competenze, specializzazione e prossimità al cittadino.

L’occasione di confronto è stata particolarmente significativa anche perché arriva in un momento di intenso lavoro parlamentare. La Commissione Affari Sociali, infatti, ha appena concluso un’importante indagine conoscitiva sul riordino delle professioni sanitarie, durante la quale abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare anche alcune delle associazioni aderenti a Confcommercio Professioni.

Uno dei punti centrali che è emerso con chiarezza è il ruolo fondamentale della prevenzione per la sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Ed è proprio su questo fronte che tante professioni, spesso ancora troppo ai margini del dibattito pubblico, offrono oggi un contributo concreto e tangibile.

Pensiamo, ad esempio, alla prevenzione oculare: figure come l’optometrista, in collaborazione con oftalmologi e ottici, possono rappresentare una risorsa strategica per ridurre le liste d’attesa, facilitare diagnosi precoci e migliorare l’accesso alla cura, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Allo stesso modo, la prevenzione attraverso l’attività fisica strutturata si sta affermando come uno degli strumenti più efficaci contro la cronicità e per la promozione di stili di vita sani. In questo scenario, il contributo di chinesiologi, specialisti dell’esercizio fisico e tecnici qualificati è sempre più imprescindibile. Se vogliamo davvero realizzare un cambio di paradigma nella gestione della salute pubblica, dobbiamo valorizzare e integrare queste competenze.

Con oltre 20 associazioni aderenti, molte delle quali operano proprio nel settore della salute e del benessere, Confcommercio Professioni dimostra quanto sia prezioso questo capitale umano. Parliamo di ottici, optometristi, odontotecnici, erboristi, informatori cosmetici qualificati, specialisti dell’attività fisica e professionisti del design per la salute. Professionisti che ogni giorno offrono un servizio di prossimità, capillarità e supporto, spesso silenzioso ma determinante, al nostro sistema sanitario.

Come Commissione Affari Sociali, continuiamo a guardare con attenzione e rispetto al contributo che queste professioni possono offrire per costruire un SSN più sostenibile, più accessibile e più orientato alla prevenzione. L’integrazione ordinata, qualificata e normativamente riconosciuta di queste figure è una grande opportunità per il futuro della sanità italiana. L’impegno della Commissione è  proseguire il percorso di riforma e ascolto, con la convinzione che salute e benessere non siano mai il frutto di singoli atti, ma di una rete ampia, multidisciplinare e collaborativa.

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